I libri hanno un'anima lo sapevate? ..... Possono celare dei messaggi o dare delle risposte.....
I libri hanno un'anima lo sapevate? I libri ci insegnano, ci istruiscono, ci preparano agli esami, ma sopratutto rappresentano ciò che siamo, che siamo stati e che vorremmo essere. I miei libri hanno tutti una storia, fin da quelli dell'infanzia. Guardo la libreria e mi rendo conto che non sono messi lì a caso, ricordo esattamente la loro provenienza, se li ho acquistati o chi me li ha regalati e lo stato d'animo con cui li ho letti.
I primi in assoluto sono stati “Pollyanna”, “ Ventimila leghe sotto i mari” e “La tigre di Mompracem”, “I Malavoglia” letti in una calda estate. Nell'adolescenza “Là dove soffia il Mistral”. E questi sono solamente alcuni dei titoli che ancora ricordo a distanza di anni.
In seguito vi è stato un susseguirsi di libri legati ai vari periodi della vita, ognuno ne rappresenta una piccola parte.
I miei libri sono quasi “sacri”, li conservo accuratamente; quando inizio a leggere tolgo la copertina che li avvolge (quella delle edizioni importanti) e la ripongo in un posto al sicuro. Le pagine non devono essere piegate, non vi devono essere annotazioni o sottolineature. Forse vogliono esprimere quell'ordine mentale e non solo che a volte mi ossessiona. L'ordine mi da un senso di sicurezza e di serenità.
A fine lettura li sistemo in libreria, se posso divisi per autori o in ordine di tempo. Ne sono estremamente gelosa, li presto mal volentieri e solo se so che chi li leggerà avrà la mia stessa cura, me ne preoccupo molto più che di un bel vestito.
Leggere richiede tempo e condizioni ideali; mi piace farlo nel silenzio, senza la televisione o la musica, in casa o in una spiaggia non affollata.
Alcuni li ho letti in una sola notte con gli occhi che si chiudevano e mi sforzavo per andare avanti come stregata, nell'attesa trepidante di vederne il finale, altri sono rimasti a metà, altri li ho ripresi dopo anni per terminarli o rileggerli.
Possono celare dei messaggi o dare delle risposte che credevamo di non aver mai ricevuto e,che spesso non siamo pronti spiritualmente a ricevere e farli nostri. Vi sarà capitato di riaprire le pagine, rileggere e trovare un significato diverso da quello della prima lettura.
Adoro entrare nelle librerie, sopratutto quelle di vecchio stampo, mi abbraccia l'odore della carta, mi piace perdermi tra i colori delle copertine. Passerei ore a leggere le prefazioni o le introduzioni, alla ricerca di qualcosa che mi ispira.
Quando regalo un libro lo cerco accuratamente, penso alla persona che lo deve ricevere, al suo stato d'animo, devo trasmettergli qualcosa.
Agli inizi degli anni 90 i miei preferiti erano quelli che trattavano di legge e lo scrittore preferito era senza dubbio Grisham. Cercavo di supplire alla mancata laurea in legge e alla carriera di avvocato (il mio sogno nel cassetto e lì rimasto).
Alcuni sono particolarmente a me cari in quanto mi tengono acceso il ricordo di momenti meravigliosi e al contempo difficili: La prima sorsata di birra di Delerm, Seta di Barrico, Tre camere a Manhattan, A lettere di fuoco....
Negli anni successivi ho preferito libri come Lo Zahir di Coehlo, Undici minuti dello stesso autore, I pilastri della terra, la saga di Millenium di Stieg Larsson, Storie di una Maitresse americana, la Biblioteca dei morti e i successivi di Glenn Cooper, e poi molti molti ancora.....
E' così mentre si va alla ricerca di noi stessi, delle nostre paure, dei nostri sogni o alla riscoperta di emozioni già vissute ma mai dimenticate, come per magia ci ritroviamo in un libro........
Si ne sono proprio convinta: i libri hanno un'anima!