...Al ponte sono legate diverse leggende che non vi sto a narrare...Tutto qui è terribilmente romantico...

A mamma 1941-2021
E’ passato diverso tempo dal mio ultimo viaggio credo troppo.
Oggi più che mai avrei bisogno di salire su un aereo e andare lontano.
Respirare aria nuova, vedere nuova gente, bere una birra o un caffè anche se non buono come in Italia, là in quel bar in fondo all'angolo.
Viaggiare è sempre stata la cura di tutti i miei mali.
Ma devo rimandare ancora un pò e così quel dolore che porto dentro al cuore si impossessa di me sempre più prepotentemente.
Mi viene in mente il viaggio a Praga, una primavera di molti anni fa. Il tuo compleanno lo avevamo appena festeggiato e io sono salita su quell’aereo, lasciandoti come sempre con mille raccomandazioni e in compagnia della tua amica.

L’ultima telefonata prima di imbarcarmi era per te, la prima quando scendevo a terra.
Quando un viaggio ti rimane nel cuore non dipende solo dalla sua bellezza e da quello che hai visto, dipende da cosa porti dentro di te in quel momento.
La giornata era calda, appena usciti dall'aeroporto abbiamo cercato l’autobus per il centro.
Dopo venti minuti ci siamo trovati al capolinea. Ricordo ancora come tiravo il mio bagaglio a mano che faceva sorridere un pò tutti (e quasi in tutti i viaggi); incrocio quasi sempre lo sguardo divertito di qualcuno che si legge la storia a fumetti di Topolino e Minnie.
Sento le rotelle sui sanpietrini che ogni tanto si bloccano e poi ripartono: arriviamo al nostro albergo un ex casa vescovile. Lo cerco ora su internet è il Bishop House, lo hanno completamente rimodernato. Niente che vedere con l’hotel di allora, bello, elegante, centralissimo ma un pò datato e molto scuro!
Guardo fuori dalla finestra e vedo il Ponte di San Carlo, un antico ponte in pietra sul fiume Moldava, chiamato a collegare la Città Vecchia al quartiere di Malá Strana: siamo nel cuore della città.

Al ponte sono legate diverse leggende che non vi sto a narrare. Ci passerò diverse volte in quei giorni di permanenza, a tutte le ore, al mattino e pomeriggio gremito di turisti che lo percorrono, che fanno foto, guardano le statue, mentre gli artisti di strada tengono i loro spettacoli e qualche venditore gli propone un souvenir.
Alla sera e di notte assume un’atmosfera diversa; meno confusione, il ponte è illuminato dalle lanterne, le ombre delle statue ti sono accanto al passare e giovani amanti camminano tenendosi per mano. Tutto questo è terribilmente romantico.
In realtà il mio arrivo a Praga quel giorno di romantico non ebbe granchè, era più godereccio. Ci tuffammo immediatamente alla ricerca di un pub birreria.
La birra tipica di Praga è la  Pilsner Urquell, viene servita in boccali da mezzo litro.
Passiamo un cancello, all’interno una corte con molti alberi, degli enormi tavoli di legno scuro, siamo a Zahrada U Fleku, la birreria più antica della città; è un locale molto affollato e turistico. Finito il primo boccale, eccone serviti altri due, e poi ancora. E’ quando ti sorge il dubbio che forse a Praga un bicchiere vuoto di birra senza alzarsi dal tavolo vuole dire “ne voglio un altro”. Già era proprio così, ma che importa siamo in vacanza.
Riguardo le foto di allora, e piano piano i dettagli scorrono davanti ai miei occhi.
Siamo usciti dall’albergo, scendiamo le scale a sinistra del ponte e davanti a noi si apre un piccolo e meraviglioso angolo della città ceca: L’Isola di Kampa

La bellissima Piazza Na Kampé è un angolo delizioso della città.
Passeggiamo tra le viuzze, mi sembra di tornare indietro nel tempo. Arriviamo al Mulino del Gran Priore, uno dei simboli dell’isola, il primo che è costruito lungo il canale del fiume Moldava. Risalente al 1400, oggi il mulino è stato completamente restaurato ed è possibile ammirare la sua ruota ancora in funzione.
Nella parte meridionale dell’isola si trova il Parco di Kampa, una vasta area verde all’interno della quale si possono ammirare due sculture in bronzo dell’artista ceco David Černý.  Da visitare il Museo Kampa dove si possono ammirare diverse collezioni permanenti di arte moderna.
Sull’isola di Kampa, si trova il Muro di John Lennon, una parete di cemento che dopo la morte dell’ex leader dei Beatles venne decorata con graffiti e disegni ispirati al celebre cantante inglese. Il muro è il simbolo dell’opposizione civile dei cittadini di Praga nei confronti del regime comunista.
Passeggiamo fino in centro e arriviamo al municipio che fu istituito nel 1338 come sede dell'autogoverno della Città Vecchia. Come buona parte dei turisti siamo con il naso all'insù, ogni ora dalle nove alle undici di sera dall'orologio astronomico compaiono i dodici apostoli.  Il grande quadrante astronomico ha la forma di un astrolabio, che in epoca medioevale serviva per identificare la posizione delle stelle.
La Chiesa di Maria Vergine Vittoriosa, più conosciuta come Chiesa del Bambin Gesù della Repubblica Ceca, in stile rinascimentale e barocca è considerata uno dei luoghi di pellegrinaggio più famosi.



All’interno potrete ammirare la celebre statua di Gesù Bambino in abiti regali e con le insegne da sovrano nell’atto di benedire.
L’incarnazione e l’infanzia di Gesù sono state raffigurate fin dai primi tempi della Chiesa.  
Nelle sue parole: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore… Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 11,29; 18,3)" sta racchiuso un significato che dovremmo cercare in ognuno di noi.
Oltre alla bellezza architettonica della Chiesa, chi vi si reca  respirerà una sacralità unica, ricordo  un senso di serenità. All’uscita mi senti più leggera e piena di ottimismo.
La giornata volge al termine. Abbiamo prenotato la cena in un ristorante tipico che ci è stato consigliato da alcune persone del luogo.
Il locale è molto elegante, veniamo accolti da il maitre di sala che ci fa accomodare in un tavolo rotondo curato.
Il sommelier ci presenta la carta dei vini  pregiati e ci consiglia una bottiglia di rosso che ben si accompagnerà con la cena a base di zuppe, gulas,  arrosto anatra,  patate e per finire un delizioso strudel.



Il giorno successivo ci aspetta una tappa obbligata: la Casa Danzante. Costruita nel 1996, è considerata uno dei pilastri dell'architettura moderna praghese. Il progetto è stato elaborato dagli architetti Vlado Milunič a Frank O. Gehry. La concezione dell'edificio é ispirata allo stile di danza della famosa coppia Fred Astaire (torre di pietra) e Ginger Rogers (torre di vetro). Nella Casa Danzante potete visitare la galleria, il ristorante e il bar con terrazza panoramica dal quale potete ammirare una veduta di Praga a 360 gradi. Ma la vacanza non finisce qui: vi aspetta la visita al castello, la giornata al parco e qualche curiosità.




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