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 ….. Prima o poi doveva succedere.....Una di quelle giornate che avrei potuto cambiarne il corso .....


Prima o poi doveva succedere.
Di cosa sto parlando? del mio venerdì nero (anche se non sono superstiziosa), di quei messaggi subliminali che arrivano dal corpo e dal destino. Una di quelle giornate che sicuramente avrei potuto cambiarne il corso. Ho deciso di andare in ufficio prima del solito orario, in mattinata c’era la recita dei gemelli, per poi rientrare in ufficio. Al mio risveglio, per un attimo ho pensato che non fosse la cosa giusta, avrei potuto avvisare che sarei andata al lavoro finita la festa, però  all'ultimo momento non mi andava.

Sono solita quando esco dall'ufficio mettere in ordine la scrivania. Pensavo di farlo, ma sapendo di dover tornare ho deciso che era una cosa inutile. Ho provato una strana sensazione e dentro la testa una voce mi ha sussurrato "sperando di tornare".
Sono in moto, ad un certo punto la macchina davanti a me arresta improvvisamente, freno ma non riesco ad evitare l'impatto. Una gran botta e sono sincera mi è passata tutta la vita davanti e anche un po' quella futura! Mi sono ritrovata a terra: ginocchio dolorante, testa che faceva male, il casco che toglieva l'aria e una sensazione di  dolore forte al petto. Prontamente soccorsa e portata  in ambulanza in ospedale il risultato è stato quello di avere sei punti in un ginocchio, escoriazioni varie e fastidiose vertigini.
Ma era proprio necessario? penso che la mia vita sia sempre troppo agitata, un incessante andirivieni, quello che un pò la società ci impone. Non abbiamo mai tempo per niente,  mentre sei un luogo dovresti essere già in un altro, facciamo una cosa e ne stiamo già pensando un'altra, con il risultato di fare tanto e magari in maniera approssimativa.
Non posso fare a meno di pensare a quei segnali che ho ricevuto (ben due), al fatto che comunque alla fin, alla festa dei miei bambini non ci sono potuta andare, alla settimana che dovrò stare a letto dovendo gestire  il menage familiare e gli impegni lavorativi.
È arrivato forse il momento? Credo di sì!  Quello di dare lo spazio necessario  a tutto, quello di  dedicarmi si al lavoro ma al contempo allo scrivere ( in cui credo) , ai miei figli (che li vedo crescere velocemente), a giocare a golf come facevo un tempo, a ritornare nei luoghi in cui sono cresciuta e godere delle dolci colline e alle amicizie.
È arrivato il momento di riprendere il mio tempo, come ho già scritto una volta di smettere di rinunciare!
Ora vediamo se ne sarò capace!